Pier Giorgio Frassati, Patrono delle Confraternite, sarà proclamato Santo durante il giubileo del 2025
di Sergio Pignatelli
Pier Giorgio Frassati, patrono delle confraternite, sarà dichiarato santo il prossimo anno. Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, intervenuto durante la XVIII Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, a Sacrofano lo scorso aprile, ha dichiarato che il giovane beato torinese, amante di Dio e degli uomini, sarà canonizzato durante il Giubileo del 2025.
Il giovane beato torinese si distinse per il suo laicato attivo crescendo nella fede cristiana e nel desiderio del servizio ai più poveri, qualità che gli valse il titolo di patrono delle confraternite e dei giovani di Azione Cattolica. Nato il 6 aprile 1901, allo scoppio della Prima guerra mondiale, anche se molto giovane, s'impegnò alacremente per rendersi utile inviando regolarmente ai soldati e alle loro famiglie i suoi piccoli risparmi. Spesso gli amici lo vedevano tornare a casa a piedi perché aveva dato a qualche povero i soldi che avrebbe dovuto utilizzare per il tram. Fece attivamente parte della Conferenza di San Vincenzo, aiutando persone che spesso non avevano di che vivere. «Aiutare i bisognosi» rispose un giorno alla sorella Luciana «è aiutare Gesù».
Pier Giorgio morì il 4 luglio, a soli 24 anni, stroncato da una leucemia fulminante. Praticò numerosi sport, ma furono soprattutto le escursioni in montagna a costituire la sua più grande passione. Fondò la "Compagnia dei Tipi Loschi", un'associazione caratterizzata da un sano spirito d'amicizia e d'allegria che aveva come aspirazione la costruzione di un'amicizia profonda, fondata sul vincolo della preghiera e della fede.
Papa Giovanni Paolo II lo proclamò beato il 20 maggio 1990 definendolo "un alpinista... tremendo" e "il ragazzo delle otto Beatitudini".