Cammino delle Confraternite, Mons. Pennisi: segno profetico del Vangelo
di Marcello la Forgia
«Le Confraternite sono segno profetico per interpretare il Vangelo». Con questa definizione S. Ecc.za Mons. Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale e assistente della Confederazione delle Confraternite d’Italia, ha dipinto l’habitus dei sodalizi confraternali durante il convegno di apertura del Terzo Cammino diocesano delle Confraternite tenutosi nella Parrocchia San Giacomo Apostolo in Ruvo lo scorso sabato 13 aprile.
Essere segno profetico del Vangelo vuol dire «essere sposati con lo Spirito Santo», dunque «non essere attaccati alle vecchie forme e alle sovrastrutture che bloccano e intorpidiscono la novità e la freschezza dell’annuncio evangelico». «Le nostre tradizioni devono essere autentico strumento di fede e voi confratelli e consorelle dovete essere capaci di discernere ciò che è essenziale da ciò che è superfluo per essere strumento della “nuova evangelizzazione” – ha evidenziato Mons. Pennisi -. E questo è possibile solo se si è in comunione con lo Spirito Santo e in condivisione con i fratelli e le sorelle».
Mons. Pennisi ha sottolineato con fermezza che qualsiasi sodalizio deve fondarsi su tre basi: culto, cultura e carità. «Sono i fedeli laici che devono impegnarsi nel tradurre questo protagonismo dello Spirito nella pietà popolare, che non è una fede di serie B, ma uno scrigno che racchiude immense potenzialità per declinare la “nuova evangelizzazione” – ha ribadito Mons. Pennisi -. Le Confraternite, inoltre, devono essere considerate come frutto del Vangelo inculturato, strumento con cui la Chiesa entra in contatto con chi è lontano».
Allo stesso tempo è anche opportuno riconoscere quali sono gli atteggiamenti che possono mettere in pericolo la “missione confraternale”. Come indicato da Mons. Pennisi, i Sodalizi possono anche tramutarsi in strumenti di ostentazione o di ricerca della onorabilità ecclessiale, possono evolvere in forme di superstizione e di separazione tra liturgia del tempio e liturgia della strada. L’invito è, dunque, quello di essere fermento di vita cristiana, scuole popolari di fede vissuta e fucine di santità. «Il risveglio spirituale passa anche da voi, Confratelli e Consorelle. Abbiate cura della formazione e sforzatevi di essere luoghi di dialogo fraterno, preghiera e carità sincera».
Mons. Pennisi ha anche rammentato il discorso di Papa Francesco alla Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia del gennaio 2023 il quale invita le Confraternite ad articolare il loro cammino secondo tre linee fondamentali: la evangelicità, l’ecclesialità e la missionarietà. Per camminare insieme, suggerisce Mons. Pennisi in linea con Papa Francesco, gli strumenti comunitari di formazione, discernimento e deliberazione non siano «incontri puramente amministrativi o particolaristici, luoghi di ascolto di Dio, ascolto della Chiesa, di dialogo fraterno, caratterizzato da un clima di preghiera e di carità sincera». Solo così le confraternite potranno «essere realtà vivaci» e «trovare nuove vie di servizio e di evangelizzazione».