Antonio, il Sermone sul Natale: le quattro veglie dell'uomo
In questo primo numero del Si Quaeris per l’anno 2020, è interessante ripassare il sermone di Sant’Antonio in occasione del Natale, in particolare la lettura allegorica dell’annuncio dell’angelo di pastori: «C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte e custodivano il loro gregge» (Lc 2,8).
«Le veglie si chiamano anche excubiae o stazioni. In antico i romani dividevano la notte in quattro veglie (quattro turni di guardia) e a turno custodivano la città. La notte raffigura la vita presente, nella quale camminiamo a tastoni come di notte - scrive Antonio -. Non ci vediamo neanche tra di noi, cioè non vediamo la nostra coscienza; spesso inciampiamo con i piedi, cioè con i nostri sentimenti ed affetti. Chi vuole custodire validamente la sua città durante questa notte (della vita), deve stare alzato e vegliare attentamente per tutti i quattro turni, fare cioè le quattro veglie».
È questo punto che Sant’Antonio descrive le quattro veglie dell’uomo. La prima veglia raffigura l’impurità della nascita, la seconda la malizia e la cattiveria che ci accompagnano, la terza lo stato miserando del peregrinare umano e la quarta il pensiero della morte. «Nella prima l'uomo deve vegliare per umiliare e disprezzare se stesso, nella seconda per mortificarsi, nella terza per piangere e nella quarta per suscitare un salutare timore. Beati quei pastori che fanno questo durante le quattro veglie di questa notte, perché così difendono veramente il loro gregge».
Il pastore veglia sul suo gregge per due motivi: per non essere derubato dai predoni, e perché il gregge non venga assalito dal lupo. «Tutti noi siamo pastori, e il nostro gregge è formato dai nostri buoni pensieri e dai nostri santi desideri. Su questo gregge dobbiamo fare un'attenta guardia durante le quattro veglie suddette, perché il predone, cioè il diavolo, non ci derubi con le sue maligne suggestioni, e il lupo, cioè la concupiscenza della carne, non ci assalga strappandoci il consenso. A coloro che vegliano in questo modo viene annunziata la gioia di questa natività».