Cassa Pane Sant'Antonio, chiamati a collaborare
Confratelli la riunione di oggi favorisce la possibilità di fare sintesi sull’attività che ho svolto in quest’anno pastorale nella gestione della cassa pane di Sant’Antonio. È ben nota a tutti la finalità caritativa della confraternita che si esprime principalmente attraverso quest’attività di beneficenza dove siamo chiamati a collaborare e dirò di più a sostenerla attraverso una incisiva disponibilità alla crescita del bilancio economico.
La confraternita nei principi istituzionali deve favorire questa iniziativa di volontariato e nella solidarietà secondo quanto previsto anche dal regolamento in funzione delle necessità locali e delle nuove povertà.
Non a caso alcuni interventi nella passata assemblea hanno evidenziato la necessità di intervenire con più efficacia da parte della confraternita, anche se questo deve comportare un adeguamento regolamentare che disciplina la solidarietà del sodalizio.
I sostegni elargiti quest’anno sono stati indirizzati a famiglie in difficoltà economiche come pure a sostenere disagi di persone sole e senza prospettive di lavoro, con il sostegno morale ed un piccolo contributo economico.
A questo proposito voglio invitarvi a segnalarmi eventuali situazioni di povertà dove possiamo intervenire e sostenere secondo le nostre possibilità.
A conclusione di questo mio breve intervento devo constatare che anche se non risultano attività della cassa pane di Sant’Antonio la confraternita si è attivata nelle sue attività di solidarietà a sostenere adozioni a distanza di ragazzi in difficoltà in africa come le attività di solidarietà con la confraternita di Zagarolo.