Invito a teatro con “Nu bammeniello e tre San Giuseppe”
Nei giorni 9, 10, 16, 17, 23, 24 Marzo, presso l’Auditorium “Don Bosco”, ritorna il classico appuntamento con la commedia vernacolare voluto e organizzato dal nostro Sodalizio Confraternale. Come consuetudine, protagoniste indiscusse saranno la risata e la genuina ilarità che portano questa volta la firma importante di Gaetano di Maio e Nini Masiello.
L’operazione attuata è, ancora una volta, quella di riscrittura in chiave nostrana e squisitamente “molfettese” di un classico della napoletanità.
Tante, infatti, tornano ad essere le similitudini tra la realtà partenopea e la nostra più vicina quotidianità. E questo ha permesso, nuovamente, di calare i soggetti di una tradizione intramontabile nella nostra società popolare.
L'azione si svolge da principio in un piccolo paese di provincia. Carmelina, indotta dalla madre Eleonora, decide di recarsi a Roma, a Cinecittà, dove viene iniziata ai facili costumi trovando lavoro in un film porno.
Carmelina viene bollata dai suoi compaesani come una "svergognata" anche davanti al padre Pasquale. Si scopre in seguito che è incinta di padre ignoto. La confidenza viene fatta da Carmelina ad un amico di famiglia, Filiberto, la quale rivela di aver tradito il fidanzato ufficiale Giovannino, emigrato in Germania per trovare un lavoro. Il finale vede trionfare sui pregiudizi l'amore della madre Eleonora e la presa di coscienza del padre Pasquale.
Tra colpi di scena e disavventure grottesche, a rendere ancora più realistica la pièce, contribuiscono una scenografia degna di nota e una dettagliata scelta di costumi e di scenari che dimostrano quanta passione e condivisione siano state impiegate da giovani amatori del teatro, quanto impiego di tempo, sforzi ed energie.
L’attività teatrale è ormai, dunque, diventata parte integrante del programma annuale della Confraternita che, puntando sul divertissement, aspira al raggiungimento di un obiettivo educativo ben più alto e nobile: avvicinare i giovani al carisma antoniano, alla condivisione della visione cristiana della vita, alla riorganizzazione e alla attualizzazione della realtà associativa.
Il team dei nostri giovani attori che, con gratuita passione e istintivo talento, rinverdiscono le memorie di una molfettesità in troppo rapido declino, ci offrirà una serata goliardica all’insegna del sano umorismo in un periodo in cui spesso si ha poco da ridere.
L’invito a teatro è esteso a tutti: regalatevi una buona risata secondo le più genuine tradizioni istrioniche molfettesi.
Eugenia Capurso