Pubblicato il: 01 marzo 2019

Archiviato il: 24 aprile 2019

Anno 2018, la relazione del Priore

 

 

Il Priore è chiamato a presentare una relazione morale che serva a tutti noi sodali a continuare il cammino intrapreso dalla Confraternita e a sottolineare con forza che la nostra Confraternita è prima di tutto una associazione di credenti in Gesù Cristo, così come citato nella storica sinopsi: “i sodali, militando sotto gli avventurosi e fortunati auspici del glorioso Sant’Antonio di Padova, le sue sante virtù e le famose sue gesta, devono imitare”.

 

Partendo da quest’ultimo punto devo incoraggiare tutti ad essere perseveranti nella testimonianza di Fede, consapevoli della nostra appartenenza a questa Confraternita.

 

Desidero pertanto spronarvi ad una partecipazione attiva e motivata a tutte le nostre attività in questo luogo e sotto la direzione del nostro Padre Spirituale. Attività che non sono fine a se stesse ma che hanno l’ideale della carità fraterna per rafforzare la nostra comunione.

 

Tenendo fede alla delibera assembleare che autorizzava questa Amministrazione, il 2018 è iniziato con l’atto di compravendita effettuato dal notaio dottor Mauro Roberto Zanna in data 18 gennaio per l’acquisto del locale ad uso deposito per i palchi della sacra rappresentazione e materiale inerente alle attività dalla confraternita.

 

A febbraio abbiamo celebrato la Festa della Lingua di Sant’Antonio nella cui conferenza dal tema “il giovane Antonio a Lisbona”, il nostro padre spirituale don Vito ha sviluppato il vissuto giovanile di Antonio paragonandolo a quello dei nostri giovani.

 

Giovani della confraternita che nello stesso periodo hanno presentato la commedia “uomo e galantuomo”, registrando il “pienone” in tutte le sei serate andate in scena. Un sincero plauso e ringraziamento va a questi ragazzi che, con il loro impegno, hanno dato molta visibilità al sodalizio e contribuito in modo corposo all’acquisto del locale prima citato.

 

Le attività Quaresimali sono state mirate alla preparazione della Sacra Rappresentazione, giunta alla 26a edizione. Come tutti sappiamo in questa rappresentazione abbiamo investito le migliori risorse umane ed economiche a disposizione del Sodalizio e molte ancora ne dovremo investire perché è un progetto giovane che va sostenuto.

 

Pertanto siamo chiamati a credere fortemente in questa nostra attività principe della Settimana Santa, crederci con impegno e sacrificio, in modo che la nostra testimonianza sia attrattiva nei confronti di altri confratelli e di tutto il popolo molfettese. Confratelli, questa fantastica manifestazione religiosa penetri dentro i nostri cuori e nelle nostre menti.

 

Nell’anno appena trascorso la diocesi ha celebrato il 25° anniversario della morte dell’amato Vescovo don Tonino Bello, con la presenza di Papa Francesco a Molfetta lo scorso 20 aprile. La confraternita in quella occasione è stata presente con il sottoscritto e alcuni giovani a prestare il servizio di accoglienza ai molti fedeli che si sono recati a Molfetta. Con spirito caritatevole e di solidarietà abbiamo omaggiato il nostro Confratello Onorario don Tonino e continueremo ancora a farlo. Vi Invito alla preghiera per questo amato vescovo.

 

Alla luce di questi impegni, in giugno, ci siamo inoltrati con fervore allo svolgimento della Festa e Processione del nostro Santo di Padova. Durante i giorni della tredicina si è registrato un calo di presenze di fedeli e devoti a Sant’Antonio: non è un dato che ci fa allarmare ma è una dato che deve farci riflettere in modo da poterlo analizzare insieme. Viceversa dal giorno 10 a tutto il giorno 13 la partecipazione di fedeli è stata molto corposa. Come già sappiamo, siamo i custodi del culto antoniano e per questo dobbiamo testimoniare ancora di più il carisma di questo uomo di Dio.

 

Il 26 luglio, giorno di sant’Anna, sempre presso il notaio Zanna abbiamo eseguito l’atto di acquisto del nuovo immobile confraternale. Con l’assemblea dello scorso ottobre abbiamo rinnovato la consulta nei confratelli Carlo Pasculli, Sergio Pignatelli, Francesco de Pinto e Damiano Cantatore e il responsabile della Cassa Pane di Sant’Antonio nel confratello Cosimo Pisani.

 

Una cassa Pane di Sant’Antonio che con molto dolore devo ammettere ha subito una flessione di interesse negli ultimi tempi. Eppure sono fermamente convinto che sia una esperienza formativa che si dovrebbe avere l’incoscienza e il coraggio di affrontare per capire meglio il rapporto che Antonio ha avuto con i poveri del suo tempo. Ed è obbligo morale e statutario di chi ricopre il mio ruolo di affiancare con risorse ma soprattutto con entusiasmo la persona a cui viene affidato questo compito. Spero, nel mio piccolo, di aver comunque esaudito la volontà di sant’Antonio e di molti confratelli che ci hanno segnalato le famiglie in difficoltà, tra cui il nostro caro compianto confratello Corrado de Robertis.

 

Continuiamo nello aiutare gli indigenti che “bussano” alla porta della nostra Confraternita, cosi insieme accumuleremo tesori in paradiso.

 

Passando all’aspetto puramente finanziario nonostante la somma spesa per l’acquisto del locale, il quadro generale del Sodalizio è buono. Il bilancio si chiude in positivo. La relazione dell’Economo e dei Revisori metteranno in luce le varie operazioni finanziarie in dettaglio.

 

È un risultato raggiunto con tutti i componenti che si impegnano per arrivare ai traguardi che ci prefiggiamo. Un ringraziamento particolare va a don Nicola Azzollini già padre spirituale della confraternita e ai nostri benefattori che con tanta grazia ci aiutano e ci sono vicini: chiediamo a sant’Antonio di preservarli sempre nella misericordia di Dio Padre.

 

Concludo comunicandovi che le adesioni al Sodalizio di quest’anno sono state soddisfacenti tra queste sono entrati a far parte dei confratelli effettivi Giovanni Battista de Ceglia e il segretario Nicola Gadaleta. Mentre per quest’anno stanno effettuando il cammino di noviziato i signori Alessandro de Gioia e Salvatore Caputi.

 

Nicola Giovine