Perché la Divina Misericordia
Senza dubbio, è una delle festività cristiane più importanti del mese di aprile, poco conosciuta se non per il titolo e per il suo significato: la Festa della Divina Misericordia. Si tratta di una festa istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.
Anzitutto, quali sono le origini di questa festa? Gesù, secondo le visioni avute da suor Faustina Kowalski (beatificata nel 1993 e proclamata santa nel 2000) e annotate nel Diario, parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa proprio a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: «Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia». Negli anni successivi Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
Dunque, la scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia. Questo è stato notato anche suor Faustina: «Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore». Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: «Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione […]. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre».
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che «elargirà grazie di ogni genere».
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa, Gesù ha espresso due desideri:
1. che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
2. che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia: «Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia - ha detto Gesù -, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta».
Marcello la Forgia