Notti “BIANCHE” … inseguendo un gol
Avete mai pensato cosa provi un giocatore di un qualsiasi sport di una qualsiasi nazionale quando viene chiamato a rappresentare il proprio paese? Avete mai pensato a quel magone che si fa spazio nella gola di ognuno di loro mentre ascoltano le note dell’inno della propria nazione? Avete mai pensato cosa frulli nella loro mente mentre la telecamera passa ed inquadra i loro volti, consapevoli che tutto il mondo ma soprattutto la propria gente sia incollata alla TV, con gli occhi lucidi pieni di fiducia, mani giunte a fissarli, con la speranza di sognare insieme?
Ok, ora torniamo sulla terra, torniamo alla realtà, torniamo alla nostra quotidianità.
L’estate 2018 è oramai nel pieno, i mondiali di Russia, senza la nostra amata nazionale azzurra si sono conclusi, con la vittoria dei cugini transalpini. Ebbene anche il mondiale delle confraternite si è concluso! Si proprio cosi! L’oramai affermatissimo “Memorial Nicola Sancilio” giunto alla sua sesta edizione, meglio conosciuto come “Torneo delle Confraternite” che ha visto partecipare anche quest’anno i temutissmi “Blancos” della confraternita di Sant’Antonio, che hanno sfoggiato un nuovissimo look con completi nuovi, vero e proprio restyling della “CAMISETA BLANCA”.
Gli “Antoniani” anche quest’anno si sono distinti sia per valori calcistici espressi sul campo: basti pensare alle giocate da capogiro di Leo Pasculli (per analogia con un famoso calciatore… concedetemelo “LP7”), alla tattica del sottoscritto, alla tenacia del reparto difensivo con Sebastiano Petruzzelli, Agostino Gadaleta e Vito Pasculli, all’opportunismo in zona gol di Giuseppe Facchini, Beppe Pasculli e Vincenzo Gadaleta, alla qualità apportata da parte dei due nuovi giovani innesti Pasquale de Gennaro e Pasquale Duraccino, alle parate di Antonio Minervini, ai consigli di mister Giuseppe Pepe, allo spirito di squadra e di appartenenza della chioccia del team, capitan Domenico Panunzio ma soprattutto per la loro correttezza e il loro modo di interpretare il torneo.
Il torneo delle confraternite, è un modo, un momento, una opportunità di accumunare tutti i confratelli delle varie confraternite e non solo: è un momento di fede, di aggregazione, di comunione che sfocia e trova la massima espressione nel momento ludico, che può essere la partita di calcio in sé, oppure in un abbraccio in tribuna, in un selfie mal riuscito, o addirittura nel terzo tempo negli spogliatoi tra vinti e vincitori.
La confraternita di Sant’Antonio interpreta questo evento come un premio per i confratelli che più si distinguono durante l’anno, che partecipano attivamente alla vita confraternale, e che addirittura ricoprono cariche nell’organigramma della stessa.
Una nota di merito va a chi questa squadra, pur senza la vittoria finale, la, supporta, la ama, la vive e la segue, chi ha gioito con loro e per loro, a chi ha lavato le loro maglie e gridato i loro nomi.
Quando al campo Santa Famiglia scendono in campo i “Blancos” la tribuna si gremisce, la gente si appassiona, perché del resto a detta di tutti, i terribili di Sant’Antonio, che vincano o che perdano… divertono!
Questa è la nostra Vittoria più bella… “Florebunt quasi lilium”.
Sergio Porta