Auspici confraternali
Carissimi confratelli, consorelle e devoti tutti, come ogni anno nel mese di ottobre ci apprestiamo a programmare il calendario pastorale della Confraternita. Per il sottoscritto sarà il programma che cadenzerà l’ultimo anno di priorato. Il calendario seguirà le direttive pastorali diocesane e guiderà il sodalizio dagli ultimi scorci del 2018 all’autunno del prossimo anno.
Al di là degli appuntamenti strettamente confraternali che pongono in evidenza la vita associativa degli aderenti, in questo ultimo anno del mio mandato, prendendo spunto dal Sinodo dedicato ai giovani, vorrei auspicare un avvicinamento più concreto di questi ultimi alla Confraternita.
È sempre più frequente l’esigenza di avere un cambio di testimone, tra adulti e giovani, per garantire la continuità confraternale. Pertanto, il mio impegno e quello della mia Amministrazione sarà mirato a stare in mezzo a loro cercando di suscitare il loro interesse.
Possiamo, tutto sommato, ritenerci fortunati perché il nostro sodalizio ha un bacino piuttosto capiente di giovani che sono iscritti da tenera età, per cui sarebbe un vero peccato sciupare questa preziosa risorsa. È vero che ci sono enormi difficoltà nell’avere rapporti personali con i giovani, ma questo non deve essere mai ostacolo al nostro compito di coinvolgerli nella vocazione confraternale.
La chiamata di un giovane deve imprescindibilmente partire dalla collaborazione di tutti i sodali, in caso contrario diventa solo un progetto teorico di complessa realizzazione. Alla chiamata deve poi, necessariamente, far seguito il coinvolgimento a restare attraverso l’accoglienza e il farli sentire parte integrante della comunità. Solo così essi saranno partecipi del movimento associativo.
Quest’anno hanno fatto domanda per entrare a far parte dei confratelli ordinari due giovani che domenica 28 ottobre inizieranno il percorso di noviziato. Sono due giovani di buona speranza, uno dei quali ha già collaborato con la confraternita per la realizzazione delle commedie dei giovani, mentre l’altro, giovanissimo, è parte attiva di un gruppo oratoriale di una parrocchia molfettese. A loro il mio augurio più fervido che possano “perdere la testa” per Sant’Antonio attraverso la vita confraternale. A tutti gli altri l’invito a seguire le orme del Santo anche attraverso il servizio dell’accoglienza del prossimo, del devoto, del novizio.
Nicola Giovini (priore)