Quest’anno il consueto appuntamento con la Confraternita di Sant’Antonio di Padova della Città di Zagarolo si è tenuto lo scorso 24 giugno, nella sede del sodalizio gemellato nel Convento di Santa Maria delle Grazie.

 

All’incontro erano presenti a nome della confraternita molfettese il Priore Nicola Giovine, il suo vice Giuseppe de Bari ed i confratelli Nicola Gadaleta, Giovanni de Felice e l’Archivista Domenico Pasculli. L’arrivo in città, al mattino presto, è stato allietato dal caloroso abbraccio del Priore zagarolese Alberto di Felice, da alcuni confratelli appartenenti al sodalizio e dalla delegazione della Croce Rossa cittadina. Proprio questi ultimi hanno espresso un sincero e affabile ringraziamento per il contributo economico a loro dedicato dal progetto congiunto “Miserum rigans cor” con cui l’associazione si è dotata di un apparecchio per la misurazione di parametri vitali necessario alle delicatissime attività di primo soccorso.

 

Spostatisi presso la sede della confraternita zagarolese si è svolta una breve visita della chiesa in cui sono tenute le celebrazioni del sodalizio, capeggiata dalla statua del Santo e dall’immenso stendardo raffigurante Sant’Antonio portato in processione fino a qualche tempo fa. Nei locali del sodalizio si è svolto in tarda mattinata il Consiglio Congiunto delle due confraternite gemellate, motivo della visita molfettese.

 

Gli argomenti trattati sono stati il bilancio conclusivo del progetto “Miserum rigans cor” e la discussione delle future attività. È stata identificata come prossima attività congiunta per il biennio 2018/2019 l’istituzione di un premio economico da assegnare a persone/enti che si sono distinti in attività che rappresentino a realizzino gli ideali antoniani in termini di opere di beneficienza, carità e amore verso il prossimo. L’iniziativa avrà come titolo “La bontà nel nome di Antonio”.

 

Il prossimo incontro tra le confraternite avverrà a Molfetta, orientativamente dopo la Santa Pasqua 2018, e sarà finalizzata alla elaborazione del nuovo progetto congiunto e alla futura organizzazione del ventennale del gemellaggio: vent’anni in cui tanto è accaduto e durante i quali i due sodalizi hanno condiviso fede, progetti e speranze creando un legame fraterno testimoniato dal calore con cui ad ogni incontro ci si stringe come quando si è in famiglia.

 

Nicola Gadaleta