Pubblicato il: 04 marzo 2017

Archiviato il: 19 aprile 2017

Il Manuale Del Confratello Ministrante: come e perché servire nella celebrazione eucaristica

 


«Se la liturgia è celebrata bene, c’è una bellezza che attrae»: le frase di Mons. Ladislav Nemet, presidente dell’Organizzazione Internazionale dei Ministranti, esemplifica in modo chiaro quanto importante sia il servizio dei Ministranti durante la celebrazione. E, anche per questo motivo, la nostra Confraternita possiede oggi un gruppo di Confratelli Ministranti guidati (in questi anni) dal Confratello Sacrista Luigi Bisceglia e dai vari Padri Spirituali. L’esperienza e gli “appunti” del Confratello Bisceglia (il cui incarico di Sacrista è divenuto ufficiale nel 2013, con nomina elettiva assemblare) sono stati trascritti in un Manuale, con l’approvazione dell’Amministrazione Pignatelli (2013-2016), in continuità con l’Amministrazione Giovine (2017-2020), e la revisione dell’Assistente spirituale don Vito Marino. Bisogna specificare che il manoscritto è per uso interno alla Confraternita e che ogni Assistente Spirituale può fornire ulteriori istruzioni o apportare modifiche.

 

Il manuale, utilissimo strumento per la formazione dei Confratelli ministranti, è suddiviso in quattro capitoli ben curati e dettagliati, dove sono indicate le definizioni di Celebrazione, Arredi Liturgici e Suppellettili, sono elencati gli elementi utilizzati per la Celebrazione Eucaristica e menzionati i Gesti e i Comportamenti che il Confratello Ministrante dovrebbe assumere durante la liturgia. Infine, sono riportante le Istruzioni per le Celebrazioni che si svolgono durante il nostro anno Pastorale.

 

Non dimentichiamo che “ministrante” deriva dal latino “ministrans”, cioè colui che serve, secondo l’esempio di Gesù, che non ha esitato a servire per primo e che invita a fare la medesima cosa amando i nostri fratelli. Ma essere ministrante non si riduce soltanto al servizio all’altare, che presta con diligenza, generosità, impegno, precisione, puntualità: infatti, si è ministranti nella vita di ogni giorno, in cui si cerca di vivere quello stile di amore e di servizio che Gesù ha insegnato.

 

Svolgere un corretto e composto servizio all’altare significa anche “contribuire” alla sacralità della Santa Messa che è il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo offerto sui nostri altari sotto le specie del pane e del vino.

 

«Questo manuale del Confratello Ministrante è stato pensato come utile strumento per consentire a ciascun ministrante di partecipare con maggiore consapevolezza alla celebrazione liturgica - spiega il Confratello Bisceglia -. Nella celebrazione liturgica si fa memoria di Gesù e si rende presente ai suoi fedeli la sua persona e le sua Parola. In ogni celebrazione liturgica si crea un dialogo tra Dio e il popolo e un rapporto intenso e devoto tra Dio e ciascun Confratello Ministrante che partecipa attivamente alla celebrazione stessa». Per altro, il manuale è stato dedicato dal Confratello Sacrista al compianto Confratello Ideo Maurantonio, benefattore del Sodalizio e Priore emerito del Sodalizio venuto a mancare nel 2014.

 

«Ringrazio sinceramente tutti i Confratelli che, di volta in volta, si rendono disponibili per il servizio all’altare e mi auguro che questo manuale possa essere loro un utile strumento di aiuto - conclude il Confratello Bisceglia -. Ringrazio il Priore emerito Sergio Pignatelli per aver accolto questo lavoro e l’attuale Priore, Nicola Giovine, per aver consentito una seconda ristampa. Ringrazio don Vito Marino per aver visionato e corretto il manuale e, in particolare, anche il Confratello Onorario Gaetano Amato per la sua infinita disponibilità nella stampa tipografica. Infine, ringrazio vivamente il Confratello Marcello la Forgia per aver creato, dai miei semplici appunti, un manuale completo».

 

Antonio Minervini