Pubblicato il: 05 febbraio 2017

Archiviato il: 04 marzo 2017

Insediamento della nuova amministrazione: carità, contemplazione, compunzione, umiltà

 


Carissimi don Vito, don Nicola e don Giovanni, vi ringrazio per essere qui con noi, in questa serata particolare per la comunità confraternale, in occasione dell’investitura della nuova amministrazione che ho l’onore di presiedere. Con la celebrazione liturgica odierna abbiamo ancora una volta riscoperto il mistero di Gesù Eucaristia che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Della sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.

 

Il Vangelo ci indica la strada da percorrere per rafforzare e fortificare la nostra vita. La stessa strada indicata anche da Antonio di Padova che con la sua dottrina sarà guida luminosa per me, per Giuseppe, Vito Domenico Savio e tutti coloro che collaboreranno con noi.

 

Saremo obbedienti al nostro Vescovo, attraverso le sue indicazioni dirette, le disposizioni dell’Ufficio delle Confraternite e i consigli di don Vito nostro assistente ecclesiastico, che ormai da diversi anni fa parte di questa bella famiglia antoniana. Motivo sin da ora per ringraziarlo calorosamente per ciò che continuerà a fare per noi.

 

Oggi per la nostra comunità è un giorno di gioia e di gratitudine al Signore perché, attraverso il cambio dell’Amministrazione pro-tempore, aggiungiamo un nuovo tassello alla secolare storia di questo venerabile sodalizio della città di Molfetta. Non nascondo che sento un certo timore nell’apprestarmi a dirigere il Sodalizio e confesso che ho accettato questa carica per valorizzare ancor più le opere e il lavoro di tutti i Priori che mi hanno preceduto e che ringrazio di cuore. Con spirito di appartenenza e devozione mi aggiungo a questi uomini, che tanto hanno dato, con la promessa di impegnarmi, in continuità, a sostenere con nuova linfa questa nostra realtà locale.

 

Un abbraccio particolare voglio rivolgerlo a Sergio, il Priore che mi lascia il testimone e a Beppe con cui ho condiviso questi ultimi tre anni. Ringrazio i confratelli che hanno creduto in me consegnandomi il timone della Confraternita: a loro auguro di vivere questa mia esperienza, senza timore, slegati dall’apatia ma con fierezza, coraggio e con la consapevolezza di avere un grande tesoro spirituale che emerge anche attraverso il senso di appartenenza a questo sodalizio.

 

Esprimo riconoscenza verso le Zelatrici e verso il confratello Sacrista: a loro chiedo di continuare il prezioso servizio d’accoglienza, animazione liturgica e decoro di questo piccolo tempietto. Saluto i fedeli devoti: le loro invocazioni al Santo trovino terreno fertile per le loro necessità spirituali. Ringrazio per essere intervenuti tutti i rappresentanti delle altre confraternite molfettesi.

 

Un ringraziamento particolare va a tutti i benefattori di questo sodalizio che con la loro generosità permettono la realizzazione di molte attività organizzate dalla confraternita. A loro va la nostra riconoscenza e la nostra preghiera d’affidamento al nostro santo patrono.

 

Ringrazio la mia famiglia, i miei genitori che quarant’anni fa mi hanno iscritto alla confraternita, mia moglie, i miei figli Antonio e Francesco: quanto tempo vi ho sottratto e quanto altro ancora ve ne sottrarrò. Abbiate pazienza nella speranza che qualcuno da lassù ne terrà conto.

 

Auspico veramente che facciamo nostro il massaggio di Sant’Antonio che abbiamo scelto a corredo della pagellina ricordo: «Nella veste della fede, che opera per mezzo della carità ci devono essere i quattro elementi, di cui tutto il mondo è formato: il fuoco della carità, l’aria della contemplazione, l’acqua della compunzione e la terra dell’umiltà»

 

Nicola Giovine, Priore