Pubblicato il: 09 luglio 2016

Archiviato il: 06 agosto 2016

Il discorso del Priore in occasione della Santa Messa celebrata da Mons. Domenico Cornacchia

 


Riportiamo, di seguito, il discorso del Priore, Sergio Pignatelli, rivolto a S.E. rev. Mons. Domenico Cornacchia, a termine della celebrazione eucaristica del 13 giugno nella Chiesa di Sant’Andrea.

 

Devo ringraziare doppiamente il nostro Vescovo: innanzitutto perché è presente qui in mezzo a noi in questa giornata di festa, ma anche, perché per i suoi tanti impegni è stato particolarmente complesso per lui ritagliarsi un piccolo arco di tempo per stare con noi. Ma lui caparbiamente è riuscito a trovare comunque un attimo per stare qui con noi.

Questo dimostra che il suo essere qui quest’oggi non è un atto dovuto, ma è proprio la volontà di un Pastore di vivere al centro del suo gregge.

 

Ieri abbiamo festeggiato il giubileo sacerdotale di don Nicola Azzollini, che ha operato 40 anni in questo sodalizio. Quale miracolo più bello poteva donare Sant’Antonio a questa comunità? Un miracolo che si rinnova nel verbo di don Vito che con molto sacrificio ha preparato le liturgie di queste sere. Eccellenza, non sentirà parlare di noi sulle prime pagine dei giornali, né per i fasti del nostro culto esterno. Spero di non essere particolarmente irriverente se le confido che quando penso ai miei Confratelli, penso a tante piccole formiche operaie che insieme, silenziosamente, cooperano per il bene di questa comunità e di questo quartiere, spesse volte dimenticato dalle istituzioni.

 

Nell’anno del mio congedo da Priore lascio questo augurio ai miei confratelli: indossare questo abito sia per noi motivo di vergogna se lo usiamo solo per parate folkloristiche senza adempiere alle indicazioni del vangelo. Si oscuri l’argento delle nostre medaglie se durante questi giorni di festa non avremo accolto chi, speranzoso di un sorriso, avrà bussato alla porta di questa rettoria. Nel nostro piccolo, affidiamo le nostre preghiere all’intercessione di Sant’Antonio affinché il cammino del nostro Vescovo in questa Diocesi possa poggiarsi su gambe forti e su cuore ardimentoso.