Pubblicato il: 01 novembre 2015

Archiviato il: 06 gennaio 2016

Addio don Mimmo, amico delle Confraternite

 

 

Il 4 ottobre 2015, dopo essere stato colpito da ictus cerebrale, è deceduto don Mimmo Amato, Amministratore Diocesano. Dopo la dipartita del nostro Vescovo, Mons. Luigi Martella, ancora una volta la morte inaspettata ha toccato duramente i nostri sentimenti e ancora una volta ha privato la nostra chiesa diocesana di una guida saggia e autorevole. Di fronte al mistero inaccessibile di Dio, alziamo il capo al cielo e preghiamo: Signore non la nostra, ma la Tua volontà!

 

Questi avvenimenti noi non possiamo ignorarli, ma servono per rafforzare la fede ben sapendo che la nostra volontà è ben diversa dai progetti di Dio. Don Mimmo stesso ci esortava a vivere il mistero della fede in Gesù Cristo che dona alla vita lo spirito dell’immortalità.

 

Nei nostri avvenimenti temporali dobbiamo ricordare don Mimmo e attingere dai suoi insegnamenti. Per le nostre comunità, è stato un amico delle Confraternite e con lui perdiamo un interlocutore e un intercessore buono, un ardito difensore e cultore della pietà popolare.

 

È stato un fervente devoto al culto della Madonna e dei Santi e ha sempre sostenuto il dibattito della validità della pastorale popolare e per questo era sempre presente negli incontri, convegni e cammini diocesani organizzati dalla consulta e ufficio delle confraternite per incoraggiarci e spronarci alla conversione.

 

Non a caso nel convegno celebrato il 14 novembre 2014 affermava: «Noi dobbiamo partire prima di tutto dalle ricchezze che questa espressione della pietà popolare ci consegnano e sono ricchezze che indicano una trasmissione della fede da una generazione all’altra; sono ricchezze che indicano anche la fede genuina del popolo così come ci ricorda Papa Francesco nella Evangelii Gaudium. È chiaro che esiste sempre la possibilità che queste espressioni siano contaminate da due pericoli: il primo è quello di ridurre tutto al folclore e il secondo è quello del fanatismo. Questi pericoli che sono pure insiti all’interno di queste espressioni sono ben controllate proprio dall’esperienza ecclesiale che opera nella pietà popolare» (intervista rilasciata a Teledehon).

 

Nella sua ultima partecipazione all’incontro della Consulta dei Responsabili delle Confraternite invitava i Priori a praticare il cammino nuovo intrapreso dai sodalizi lasciando nei musei e nei libri storici le cose fatte nel passato. In questo, anche il nostro sodalizio è stato beneficiato della sua costante vicinanza che, a volte, si faceva incoraggiante presenza. Tante volte negli incontri occasionali e processionali elogiava il nostro impegno nella chiesa e lo stile con cui si viveva nella confraternita. Ci diceva: «Voi state bene e siete bravi, continuate cosi». Ci inorgogliva quando sosteneva il modo con il quale organizziamo la Sacra Rappresentazione e quando anche lui si proponeva per scrivere un testo sulla passione di Gesù. Per questo, infatti, volle visionare una nostra video cassetta.

 

Fu molta gradita la sua partecipazione – senza essere invitato – alla conferenza tenuta nella nostra rettoria da don Luigi de Palma il 13 aprile 2014, sul tema «Le sacre Rappresentazioni della Passione di Cristo. Memoria, fede e devozione». In quest’occasione intervenne e ci riassicurò che il prolificarsi di tante sacre rappresentazione che brulicano in questi tempi a Molfetta col tempo si esauriranno e, pertanto, ci invitava a non scoraggiarci, ma a perseverare nell’impegno.

 

Spesso predicava alla Tredicina in onore di Sant’Antonio. Fu molto contento di tenere la catechesi nel Triduo della festa del 2014 ringraziando tutti: «Questo triduo mi ha fatto apprezzare ancora di più la ricchezza delle riflessioni di Sant’Antonio nei suoi sermoni. Ringrazio il padre spirituale don Vito che mi ha invitato a riflettere sulla figura della Madonna che emerge dai sermoni del santo patavino. Un ringraziamento all’Amministrazione e a tutta la confraternita per la concordia e l’impegno spirituale che condividono nel sodalizio. Qui si mette in pratica quanto Papa Francesco dice nell’Evangelii Gaudium: La Pietà popolare è luogo teologico di evangelizzazione. Sant’Antonio protegga sempre la nostra esistenza e guidi sempre i nostri passi nell’amore a Gesù» (dal Libro delle Testimonianze).

 

Addio don Mimmo, amico delle Confraternite. Prega per noi e noi con animo sereno ci apprestiamo a celebrare nella fede il tuo trigesimo e per l’intercessione di Sant’Antonio ti affidiamo alla misericordia di Dio.

 

Domenico Pasculli