Decennale del Si Quaeris: la pastorale della comunicazione in Confraternita
Non è solo un “foglio informativo”. È, invece, il silenzioso custode della storia della Confraternita di Sant’Antonio degli ultimi 10 anni. Più di 480 articoli pubblicati in 10 anni, 120 numeri senza mai una sospensione. Se si raccogliessero gli articoli più importanti, il risultato sarebbe una vera e propria “enciclopedia” confraternale. Il «Si Quaeris» è questo: e molto altro.
«Si è scelto questo nome [Si Quaeris], l’inizio del Responsorio antoniano cantato durante la Tredicina, per sottolineare la provenienza ed il legame stretto che il giornale ha con la Confraternita di Sant’Antonio di Padova della città di Molfetta - scriveva il Confratello Carlo Pusculli, tra i fondatori, nel primo numero uscito nel giugno 2005 -. Il titolo può essere letto sotto due aspetti. In senso letterale, invogliando a cercare nel giornale delle risposte, ma, anche, in senso metaforico, come aspirazione di una comunità che chiede al “suo” Sant’Antonio di intercedere per la salvezza di tutti e di ciascuno». Così il «Si Quaeris» è divenuto vero e proprio strumento, «uno strumento di occasione di crescita nonché simbolo della nostra stessa chiesa, intesa come comunione di persone», come sottolineava ancora Carlo Pasculli.
Numerosi sono stati i contributi dei confratelli impegnati e non nella redazione, come anche di sacerdoti e fedeli esterni alla Confraternita, come fra Rocco Iacovelli, Mons. Tommaso Tridente, don Francesco Gadaleta, don Massimiliano Fasciano, don Pietro Rubinii vari Priori pro tempore delle Arciconfraternite della Morte e di Santo Stefano, Nicola Campo e Francesco Stanzione, Francesco Gadaleta e Gennaro Bufi, oltre a numerose interviste, tra cui quelle a don Sergio Vitulano e don Nicola Abbattista.
Per celebrare il decennale, l’Amministrazione Pignatelli ha organizzato per giovedì 11 giugno, alle ore 20.30 una conferenza dal titolo «Decennale Si Quaeris: la pastorale della comunicazione in Confraternita», in cui interverrà il dott. Luigi Sparapano, direttore del settimanale diocesano Luce&Vita e dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi. Nello stesso incontro, interverranno i fondatori e colori che hanno scritto in questi anni per il Si Quaeris, rendendo un’importante testimonianza ai confratelli presenti.
Il ringraziamento della comunità confraternale è rivolto non solo alle Amministrazioni che si sono susseguite e che hanno supportato la gestione e pubblicazione del «Si Quaeris» (in particolare, all’Amministrazione del Priore Corrado Grillo) e all’allora padre spirituale don Nicola Azzollini, ma soprattutto ai tre confratelli (Sergio Pignatelli, Carlo Pasculli, Nicola Giovine) che, in “inconsapevole” ossequio al Direttorio delle Comunicazioni Sociali della Chiesa Cattolica (redatto appena un anno prima, nel 2004) hanno realmente precorso i tempi, come «operai che, con il genio della fede», si sono fatti «interpreti delle odierne istanze culturali, impegnandosi a vivere questa epoca della comunicazione non come tempo di alienazione e di smarrimento, ma come tempo prezioso per la ricerca della verità e per lo sviluppo della comunione tra le persone».