Cassa Pane Sant'Antonio, Massimo Palombella il nuovo responsabile
Durante l’Assemblea dei Confratelli, il Sodalizio ha eletto il nuovo Responsabile della Cassa Pane Sant’Antonio: il giovane Confratello Massimo Palombella (nella foto). Ringraziando il suo predecessore, il Confratello Cosimo Pisani, per l’incessante attività e la dedizione, l’Amministrazione Pignatelli, la Redazione del Si Quaeris e tutta la Confraternita augura a Massimo Palombella un proficuo e sempre intenso servizio alla Chiesa, alla comunità confraternale e, soprattutto, ai più poveri e bisognosi. Di seguito riportiamo l’intervento del Priore, Sergio Pignatelli, e quello del neoeletto Responsabile, Massimo Palombella.
Massimo Palombella è stato il primo confratello effettivo della mia amministrazione. A un sentito percorso di noviziato ha dato seguito alla vita confraternale con una partecipazione assidua e umile. Qualità che non sono passate inosservate al consiglio di amministrazione che lo ha proposto nel delicato ruolo di responsabile della Cassa Pane di Sant’Antonio. L’assemblea, nell’ultimo incontro del 25 ottobre u.s., ha confermato, con il volto, la scelta del consiglio. Il mandato varrà per il triennio 2016/2018. A Massimo, giovane di belle speranze, vanno gli auguri più sentiti da parte mia e di tutta la confraternita che lo circonda. Possano i principi antoniani diventare il cardine del suo cammino.
Sergio Pignatelli, priore
Essere il responsabile della Cassa Pane di Sant’Antonio implica sicuramente molte responsabilità ma anche tanta gioia. Perché amare il prossimo, prodigarsi per lui, confortarlo nei momenti difficili resta l’obiettivo principale del fedele cristiano. La carità, infatti, è quell’amore attivo verso il prossimo che si compie non soltanto attraverso le opere di misericordia corporale ma anche attraverso le opere di misericordia spirituale. Molto spesso quando sentiamo parlare di carità ci riferiamo purtroppo soltanto ed esclusivamente a quelle opere di misericordia corporale: pensiamo a dar da mangiare agli affamati, a dar da bere agli assetati e a vestire gli ignudi; ci prodighiamo per donare beni materiali (alimentari e di vestiario) e le varie offerte in denaro ma ci dimentichiamo che la vera povertà è quella spirituale. Quanta gente attaccata ancora al mondo è triste, sconfortata e delusa sempre in cerca di quella falsa gioia che genera amarezza e tribolazione. Ecco perché prendersi cura del prossimo vuol dire soprattutto mettere in pratica quelle opere di misericordia spirituale; è importante capire le sue sofferenze, i suoi disagi, mettersi nei suoi panni, e fargli capire quanto sia indispensabile Gesù Cristo nella loro vita. È Lui ci da la vita eterna e la vera gioia; grazie al suo Amore siamo consolati nello spirito, diventiamo più dolci, più lieti e dimostriamo di amare veramente il prossimo. Questa esperienza che durerà tre anni mi darà la possibilità di sperimentare il vero Amore, di mettere in “pratica” la parola di Dio e di entrare ancor più in comunione Lui. Ringrazio chiunque ha avuto fiducia in me e che mi ha stimolato riguardo questa nuova avventura. Prometto di dare il massimo cercando di non deludere nessuno tanto meno il Nostro Signore Gesù che mi ha dato questa meravigliosa opportunità.
Massimo Palombella